LA RUACH רוּחַ

La parola “Ruach” compare molto spesso nella Bibbia e viene tradotta come vento o spirito. Secondo la narrazione dei “liberi pensatori” le traduzioni che i teologi applicano in questo vocabolo non trova sempre riscontro nel contesto. In alcuni passi la traduzione “vento” può essere esatta, ma la traduzione “spirito” è contestabile in quanto è un concetto estraneo nella cultura ebraica. Infatti la traduzione “spirito” deriva dalla septuaginta, la traduzione dell’antico testamento in lingua greca avvenuta intorno al 200 A.C., si tratta però di una traduzione con influenze estranee alla cultura ebraica. Se teniamo conto dell’originale ebraico, la traduzione di RUACH in “spirito” risulta una scelta arbitraria con lo scopo di dare alla Bibbia una parvenza di trascendenza. Allora qual è il vero significato della parola RUACH secondo i “liberi pensatori”? Anche in questo caso è meglio lasciarla non tradotta a causa del mistero che la circonda. Partendo dalla radice della parola RUACH troviamo che indica qualcosa che si muove nell’aria. Aggiungiamo anche il contesto in cui questa parola viene usata, con tutte le dovute analisi, farebbe pensare che la RUACH fosse stata un astronave aliena in grado di trasportare le persone da una parte all’altra con grande velocità ed è la stessa astronave usata dagli ELOHIM per arrivare sul nostro pianeta. Questa traduzione alternativa della parola RUACH ha conquistato la mente di molti lettori degli autori filoufologi, in particolare è Biglino che ha approfondito l’argomento. Per questo farò un analisti biblica di questa parola orientata solamente a smentire questa tesi considerando che la parola RUACH compare spesso nella Bibbia (387 volte) e non basterebbe un libro per analizzare tutti i casi in cui questo vocabolo è presente e analizzare ogni aspetto teologico alla luce anche del nuovo testamento. Prima di iniziare sarebbe bene sapere il parere dell’ebraista laico Cuscito che è la voce dell’analisi biblica in chiave puramente laica e per nulla teologica. Anche per lui la parola RUACH può significare “vento” o “spirito” dimostrando così che non si tratta di un’imposizione teologica ma di una traduzione tecnicamente esatta. Inoltre, avendo svolto degli studi anche sulla lingua araba fa notare come anche in questa lingua compare la stessa parola analoga che in versione araba si dice RUH che anch’essa significa “vento” o “spirito” così anche tutte le altre lingue semitiche compare una versione di questa parola. Ecco degli esempi: in punico RH; in aramaico RWH’; in ugaritico RH, ecc. In origine anche in ebraico era RUH, la lettere A è stata aggiunta successivamente per rendere la parola più pronunciabile, ma di fatto è la stessa parola. Dire che i teologi hanno manipolato l’ebraico per far assumere quel significato non trova riscontro nelle altre lingue semitiche che di fatto confermano che la traduzione esatta è  “vento” o “spirito” e tutto il resto rimane solo una speculazione. Nel dizionario di ebraico biblico alla parola RUACH compaiono ben 5 paragrafi e quindi tra le parole con una definizione più accurata. Vediamo quindi di approfondire tutti gli aspetti di questa parola analizzando il contesto. Tutte le parole ebraiche hanno una radice composte di solito da 3 consonanti che indicano nel vocabolo un idea di base che non è solo letterale, ma può anche essere figurata. Per quanto riguarda la parola RUACH esprime l’idea di aria in movimento.

IL VENTO:

Come prima definizione troviamo vento, uragano, raffica, brezza, aura, aria, direzione. Questi sono 2 esempi dove RUACH ha questo significato:

Esodo 10,13

Mosè stese il bastone sul paese di Egitto e il Signore diresse sul paese un vento(RUACH) d’oriente per tutto quel giorno e tutta la notte. Quando fu mattina, il vento(RUACH) di oriente aveva portato le cavallette.

Giobbe 21,18

Diventano essi come paglia di fronte al vento(RUACH)
o come pula in preda all’uragano?
(RUACH)

ALITO, FIATO, RESPIRO:

Alito vitale, anima, respirazione, respiro, respiro affannoso, soffio, sbuffo. Questo è uno dei casi in cui il termine è applicato all’uomo; la presenza della RUACH nell’uomo e negli animali indica che c’è vita in essa in quanto si riferisce alla respirazione e tutto ciò che respira è segno che c’è vita. Nella respirazione avviene in un piccolo spostamento di aria per questo motivo che si usa questo termine. Vediamo 2 esempi:

Genesi 7,15

Vennero dunque a Noè nell’arca, a due a due, di ogni carne in cui è il soffio (RUACH) di vita.

Giobbe 27,3-4,

finché ci sarà in me un soffio(RUACH) di vita, e l’alito di Dio nelle mie narici, mai le mie labbra diranno falsità e la mia lingua mai pronunzierà menzogna!

DESIGNA LA SFERA DELLO SPIRITO UMANO:

Può essere usato per indicare lo stato d’animo umano, qualità o doti naturali, atteggiamenti permanenti, emozioni o passioni passeggere. Vediamo 2 esempi:

Genesi 45,27

Quando però essi gli riferirono tutte le parole che Giuseppe aveva detto loro ed egli vide i carri che Giuseppe gli aveva mandati per trasportarlo, allora lo spirito(RUACH)del loro padre Giacobbe si rianimò.

Genesi 41,8

Alla mattina il suo spirito(RUACH) ne era turbato, perciò convocò tutti gli indovini e tutti i saggi dell’Egitto.

RUACH DI DIO:

Questo sicuramente è il punto più importante, facciamo per un attimo finta di non sapere il significato della parola RUACH, vediamo tra i versetti della Bibbia di capire che cosa sia questa RUACH di YHWH, partendo dalle caratteristiche  in base al contesto.

Esodo 31,3

L’ho riempito dello spirito di Dio, perché abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro

Isaia 63,10-14

Ma essi si ribellarono e contristarono
il suo santo spirito.

Michea 3,8

Mentre io son pieno di forza
con lo spirito del Signore,
di giustizia e di coraggio,
per annunziare a Giacobbe le sue colpe,
a Israele il suo peccato.

Da questi 2 versetti  possiamo iniziare a trarre le prime considerazioni: La Bibbia afferma che la RUACH può essere contristata, vediamo quindi come la scrittura attribuisce una identità vivente in grado di provare emozioni. Non è per nulla una caratteristica di un oggetto meccanico. In secondo luogo nel primo versetto usando il verbo “riempire” denota che la RUACH è fluida e di massa indefinita, può entrare dentro alle persone e in queste provoca diversi effetti. Quali sono questi effetti? Una elevazione di carismi naturali come la saggezza, intelligenza, (Esodo 31,3)  il senso di giustizia e il coraggio di agire per il bene anche a costo di persecuzioni come ad esempio era il caso del profeta Michea. In particolare nel nuovo testamento Paolo approfondisce il tema elencando molti altri effetti che ha lo Spirito Santo sull’uomo (Galati 5,22-23). In ogni caso lo Spirito Santo facente parte della trinità non ha di fatto limiti su come agire; è quindi un’entità onnipotente.  Da qua si può già iniziare a constare che la RUACH  non è descritta come un oggetto volante, ma tutto fa pensare a uno spirito che Dio dona all’uomo. Il termine RUACH applicato a YHWH non è nient’altro che quello che nel nuovo testamento conosciamo come lo Spirito Santo, lo troviamo scritto nel vecchio testamento come RUACH QODESH. Che cosa ha a che fare lo spirito con l’idea di aria in movimento? Come detto in precedenza la radice di una parola può avere anche una connotazione figurativa. Il vento è fluido, è invisibile all’occhio umano ma quando è presente se ne vedono gli effetti ad esempio nell’agitazione dei rami degli alberi. Lo spirito è anch’esso fluido, invisibile all’uomo ma se ne vedono gli effetti quando è presente. Il vento e lo spirito sono metaforicamente paragonabili. La RUACH , infatti può essere considerato come Il “vento di Dio”. Nel nuovo testamento, in atti 2 troviamo il famoso passo della pentecoste, il rilascio dello Spirito Santo sui discepoli manifestato con le lingue di fuoco, ma poco prima accade un evento interessante: Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano (2).Continuiamo ad analizzare i vari contesti in cui la parola RUACH compare raggruppandoli in categorie:

RUACH E LO SPIRITO DI PROFEZIA

Lo Spirito Santo nell’uomo non da solo carismi naturali, ma anche soprannaturali come la profezia, sogni, visioni, guarigioni. I profeti del vecchio testamento erano ripieni di Spirito Santo.  Vediamo alcuni versetti:

Numeri 11, 25

quando lo spirito si fu posato su di essi, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito.

1samuele 10,6

Lo spirito del Signore investirà anche te e ti metterai a fare il profeta insieme con loro e sarai trasformato in un altro uomo.

RUACH NELLE PROFEZIE

Nel vecchio testamento troviamo versetti profetici che si riferisco al tempo post Messia, quindi agli arbori della nascita della Chiesa. Tutti coloro che accetteranno Gesù nel proprio cuore riceveranno lo Spirito Santo, sarà per mezzo di esso che sarà possibile seguire i comandamenti di Dio. Quindi chi si dichiara cristiano ma è completamente privo di senso di giustizia ed altri carismi naturali, si dovrebbe chiedere se è un vero credente. Il passo di Gioele 3,1 viene riportato anche nel nuovo testamento in Atti 3 durante la pentecoste. Anche in questo versetto troviamo l’associazione tra lo spirito, RUACH e fenomeni spirituali come avere sogni o visioni.

Ezechiele 36,27

Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi.

Gioele 3,1

Dopo questo, io effonderò il mio spirito
sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie;
i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni.

RUACH ED ELIA

I doni dello spirito possono essere in un certo senso ereditati come il caso tra Elia ed Eliseo. In questo caso si parla del dono dello spirito di profezia.

2Re 2,9

Appena furono passati, Elia disse a Eliseo: “Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te”. Eliseo rispose: “Due terzi del tuo spirito siano in me”.

Questo versetto fa parte del brano del rapimento di Elia che analizzeremo nei capitoli successivi (Ved. Pag. 225) L’espressione “due terzi del tuo spirito” evoca la parte di eredità che secondo la legge ebraica spettava al primogenito (Deuteronomio 21,17). Eliseo vuole essere riconosciuto come l’erede spirituale di Elia. L’esaudimento di tale desiderio non spetta ad Elia, perché lo spirito profetico è un dono esclusivo di Dio. Biglino nello spiegare il brano del rapimento di Elia è costretto a parlare anche di questo versetto, ma lo fa in maniera fugace senza soffermarsi più di tanto e soprattutto senza dire che la parola che in italiano troviamo come “spirito” è proprio RUACH. È comprensibile che non lo dica, scrivendo interi capitoli per cercare di convincere i suoi lettori che il termine RUACH indica un astronave aliena e la traduzione come “spirito” è un invenzione teologica non può a questo punto comunicare ai suoi lettori che in questo caso può solamente essere tradotta come spirito, invaliderebbe molto del lavoro già svolto.

RUACH SU SANSONE

Nel caso particolare di Sansone, uno dei personaggi contenuti nel libro dei giudici, quando lo Spirito di Dio viene su di lui, in più occasioni gli dona una forza sovrumana. Questi 2 versetti come esempi:

Giudici 14,5-6

Sansone scese con il padre e con la madre a Timna; quando furono giunti alle vigne di Timna, ecco un leone venirgli incontro ruggendo.
Lo spirito del Signore lo investì e, senza niente in mano, squarciò il leone come si squarcia un capretto.

Giudici 15,14

Mentre giungeva a Lechi e i Filistei gli venivano incontro con grida di gioia, lo spirito del Signore lo investì; le funi che aveva alle braccia divennero come fili di lino bruciacchiati dal fuoco e i legami gli caddero disfatti dalle mani.

RUACH E IL MESSIA

Nel vecchio testamento troviamo anche diversi versetti dove affermano che il Messia che verrà sarà ripieno di Spirito Santo, di conseguenza anche i carismi donati dallo Spirito. In particolare in Isaia 61,1 è lo stesso versetto letto da Gesù nella sinagoga di Nazareth in Luca 4,18-19, indicando il compimento di quella profezia su di Lui.

Isaia 11,2

Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.

Isaia 61,1
Lo spirito del Signore Dio è su di me
perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione;
mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri,

RUACH COME POTENZA CREATRICE:

La Bibbia descrive anche la RUACH come un vento messaggero ed espressione di Dio stesso nella creazione. Viene talvolta tradotta anche con “soffio” vitale che appartiene a YHWH. Vediamone alcuni versetti:

Giobbe 33,4

Lo spirito di Dio mi ha creato e il soffio dell’Onnipotente mi dà vita.

Salmo 104,30

Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra.

Salmo 36,6

Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.


In base a questa analisi non ci sono dubbi che il termine RUACH indichi chiaramente un connotazione spirituale e non può certo indicare un mezzo di trasporto meccanico.

LA STELE DI MESHA

La stele di Mesha è un importante reperto archeologico all’interno della cosiddetta “archeologia biblica”; si tratta di una pietra in basalto nero rinvenuto nel 1868 da un missionario alsaziano nel luogo dove anticamente era presente la piccola nazione di Moab ai confini di Israele spesso citata nella Bibbia. Fu sempre nemica di Israele anche se non comportava un grosso pericolo per essa in quanto nazione molto piccola, ma nei momenti in cui Israele era in difficoltà ne approfittava per invaderne il territorio e saccheggiare quello che potevano. La stele rinvenuta è in lingua in moabbita, molto simile all’ebraico ma scritta in alfabeto fenicio, narra di alcune vicende presenti anche nella Bibbia, nel terzo capitolo del libro dei re. Inoltre cita anche gli stessi luoghi geografici. Siamo dunque davanti a una prova archeologica di straordinaria importanza che di fatto conferma la Bibbia e dimostra con non sono solo favolette inventate come sostengono molti atei. Biglino scrive diverse pagine riguardo questa stele custodita al museo del Lourdes, ma lo fa in maniera travisata per arrivare alla sua conclusione che il dio che adoravano i moabiti, detto kemosh era del tutto simile a YHWH.  Ora andremo ad analizzare questi punti: Nella riga 4 della stele, il re Mesha afferma che kemosh lo salvò da tutti i re e gli concesse trionfo nei confronti dei suoi avversari. Nella riga 5 invece dice che nei momenti in cui Moab è sottomesso da Israele è perché kemosh è adirato contro di lui. Biglino fa notate che anche nella Bibbia gli israeliti dicono le stesse cose di YHWH quindi i due ELOHIM sono del tutto paritetici. Prima di rispondere a questo quesito è importante aver fatto prima un analisi su chi sono gli dèi pagani. Da come hanno analizzato negli articoli precedenti sono nient’altro che statue che non potevano assolutamente aiutare a vincere una guerra. I re pagani insieme ai suoi consiglieri e i sacerdoti di culto interpretavano gli avvenimenti storici come se il loro falso dio avesse influito su quel evento, ma si trattava solo di loro interpretazioni. Anche gli aztechi, anch’essi politeisti davano una loro interpretazione ai fenomeni, ad esempio il tramonto particolarmente rosso lo vedevano come se una delle loro divinità avesse sete di sangue umano e dovessero quindi soddisfarlo con sacrifici umani. Da come vuole supporre Biglino, quando un ELOHIM era in pace con il suo popolo combatteva le guerre con loro e vincevano, quando invece era adirato contro il suo popolo, non lo soccorreva in caso di guerra e perdeva. Se invece i 2 ELOHIM erano entrambi in pace con i propri popoli chi vinceva? Così anche se erano adirati entrambi contro i rispettivi popoli, anche in quel caso che vinceva? Questo ragionamento si contraddice da solo. In re 20,23 c’è un episodio dove gli aramei delusi da una sconfitta militare contro Israele decidono di riprovarci l’anno successivo facendo questo ragionamento: <<Il loro Dio è un Dio dei monti; per questo ci sono stati superiori; forse se li attaccassimo in pianura, saremmo superiori a loro>>. L’espressione “dio dei monti” rispecchia la mentalità politeista dei popoli pagani, dove si pensava a un dio che era bravo a combattere in montagna o in pianura e proteggevano un popolo soltanto sul territorio da esso occupato. Il re arameo l’anno successivo dopo avere creato un grande esercito tentò nuovamente di avere la rivincita basandosi su ragionamenti completamente sbagliati. Israele ha disposizione solo due piccoli contingenti, ma la Bibbia parla di un uomo di Dio che va dal re e dice: “Così dice il Signore: Poiché gli Aramei hanno affermato: Il Signore è Dio dei monti e non Dio delle valli, io metterò in tuo potere tutta questa moltitudine immensa; così saprai che io sono il Signore”. Israele contro ogni probabilità vince ancora una volta poiché gli aramei hanno ragionato come se YHWH seguisse le logiche delle altre divinità, e hanno deciso di sfidarlo. Chi sfida Dio non può mai averla vinta. L’espressione: “così saprai che io sono il Signore” è una frase che si ripete più volte nella Bibbia e va a sottolineare l’unicità e l’onnipotenza di YHWH di fronte un  pantheon di false divinità fatte di pietra o legno. Nelle righe 9 e 32 della stele afferma che kemosh dimorava in mezzo al popolo nei territori che occupava. Parallelamente anche la Bibbia afferma questo riguardo a YHWH, e questa è un’altra prova di come i due ELOHIM fossero simili. Quando il re mesha fa scrivere nella stele che kemosh abita in mezzo a loro significa semplicemente che la statua di kemosh che per loro era un dio, era posizionata all’interno del tempio pagano; tutto qui, non si parla di un individuo in carne ed ossa che comanda. La presenza di YHWH nel popolo d’Israele era dato dall’arca dell’alleanza, segno concreto del patto eterno tra Dio e il suo popolo; concreto perché Dio non si può vedere con gli occhi carnali.

INCONTRI E SCONTRI 4/4:

Il libro dell’esodo narra come YHWH servendosi di Mosè come profeta fece uscire gli israeliti dalla condizione di schiavitù per andare verso la terra di Caanan. In particolare c’è una scena nel capitolo 7 dove il faraone chiede a Mosè un prodigio in suo sostegno e Mosè su suggerimento di Dio fa cadere un bastone che si trasformò in serpente. Questo è il primo piccolo prodigio che assiste il faraone, ma non si meraviglia affatto, infatti chiama a sé maghi, incantatori e sapienti d’Egitto che riescono a fare la stessa cosa. Successivamente Mosè sotto la potenza di YHWH come piaga per convincere il faraone a farli partire colpì l’Egitto con le rane; anche in questo caso anche i maghi d’Egitto riuscirono a fare la stessa cosa. Quei cosiddetti maghi erano una sorte di satanisti, non avevano nessun potere loro, ma riuscivano a sottomettere i demoni per fare dei prodigi. Anche i demoni hanno una certa potenza, gli esorcisti cattolici ne sanno qualcosa in quanto si occupano esclusivamente di questo servizio. Gli esorcisti con esperienza parlano di una tipologia di fenomeni chiamati gli “agglomerati maledici”. Sono degli oggetti che compaiono nei luoghi di forte presenza demoniaca, possono essere: grovigli di capelli, chiodi, ossi e persino animali vivi. Raccontano perfino di trovare un serpente nel materasso di una persona in corso di esorcismo che per molto tempo aveva disturbi e terribili incubi notturni. Nessuno fu in grado di dare una spiegazione razionale su come poteva essere finito li e come avrebbe potuto sopravvivere. Per questo i magi d’Egitto furano in grado di compiere prodigi e per un po’ riuscirono a star dietro a YHWH, ma più avanti anche loro furono costretti ad ammettere la loro inferiorità in Esodo 8,15 dicendo: E il dito di Dio. I demoni possono prodigarsi fino a un certo punto ma non possono competere contro YHWH creatore dei cieli e della terra. Oltre a questo YHWH riversò sull’Egitto le piaghe e altri prodigi come il passaggio nel mar Rosso e durante tutto questo periodo gli egiziani, anche se non scritto nella Bibbia sicuramente pregarono i loro dei affinchè le piaghe finissero, ma gli dèi d’Egitto non poterono far nulla contro i prodigi Dio onnipotente contrariamente da come afferma la paleastronautica che asserisce che YHWH aveva solo il Sinai come territorio e non poteva fare nulla contro l’Egitto in quanto occupato da altri ELOHIM, ma da come abbiamo dimostrato non erano altro che una nullità nei confronti di YHWH.

INCONTRI E SCONTRI 3/4:

Questo episodio lo troviamo in Isaia 37. Siamo nel periodo dove l’impero assiro domina il Medioriente, Sono numerosi i regni che sono caduti d’innanzi a Sennàcherim (705-681) re d’Assiria. Il regno d’Israele è già stato sconfitto, come conseguenza della sua idolatria; rimane solo il regno di Giuda, composto unicamente dalla tribù di Giuda e Beniamino e governato da Ezechia, un re timorato di Dio. Il re d’Assiria iniziò a prendere di mira anche il regno di Giuda inviando alle porte di Gerusalemme dei messaggeri del re d’Assiria che disse a gran voce:<<Non ti illuda il tuo Dio in cui confidi, dicendo: Gerusalemme non sarà consegnata nelle mani del re d’Assiria>>. In questo messaggio si invita Ezechia ad arrendersi senza combattere in quanto non avrebbe nessuna speranza di vittoria di fronte al potente esercito assiro. Viene stilata una lista di regni caduti sotto l’esercito assiro e così anche i loro dèi sono stati distrutti e non hanno potuto fare niente per difenderli; così anche il tuo Dio in cui confidi (YHWH) non resisterà all’esercito assiro. La resa di Ezechia avrebbe comportato oltre all’annessione all’imperio assiro anche la soppressione del culto di YHWH in favore agli dèi assiri. Ezechia andò nel tempio con la lettera in mano e pregò così:<<Signore degli eserciti, Dio d’Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. Porgi, Signore, il tuo orecchio e ascolta; apri, Signore, i tuoi occhi e guarda. Ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare il Dio vivente. È vero, Signore, i re d’Assiria hanno devastato le nazioni e la loro terra, hanno gettato i loro dèi nel fuoco; quelli però non erano dèi, ma solo opera di mani d’uomo, legno e pietra: perciò li hanno distrutti. Ma ora, Signore, nostro Dio, salvaci dalla sua mano, perché sappiano tutti i regni della terra che tu solo sei il Signore”>> (Isaia 37-17-20). In questa risposta si ribadisce l’unicità di YHWH come unico vero Dio, creatore del cielo e della terra, inoltre comprensibilmente si fa notare la facilità che ha avuto l’esercito assiro a distruggere gli dèi pagani, essendo solo degli inutili pezzi di pietra, ma l’errore che compie il re d’Assiria è trattare YHWH come se fosse un normale dio pagano, per questo si permette di insultarlo ma sarà l’esercito assiro ad essere sconfitto tramite un angelo di Dio. Il re d’Assiria invece venne assassinato dai sui stessi figli.

INCONTRI E SCONTRI 2/4:

  

Baal era il principale degli dèi pagani adorati nel pantheon mediorientale e più volte nella storia d’Israele anche gli ebrei stoltamente adorarono questo falso dio pagano. In Giudici 6 troviamo come gli antichi ebrei fecero ciò che è male agli occhi di Dio adorando Baal, ma allo stesso tempo i Medianiti saltuariamente invadevano il territorio d’Israele per saccheggiarlo, anche in questo caso Dio permise tutto ciò in conseguenza del loro peccato. Il popolo d’Israele gridò al Signore che chiamò Gedeone come profeta per liberare il popolo d’Israele dalla mano dei nemici. Come prima cosa Israele doveva liberarsi della sua idolatria, quindi Dio ordina a Gedeone di distruggere l’altare dedicato a Baal e suo palo sacro e al suo posto costruire un altare per YHWH e offrire degli olocausti usando il legno del palo sacro di baal. Nonostante il rischio di attirarsi su di sé l’ira della sua famiglia e dei suoi connazionali, durante la notte, fece quello che il Signore aveva ordinato. Questo è anche un esempio per i cristiani di oggi come bisogna temere più il Signore che gli uomini. Il mattino seguente gli israeliti videro che l’altare di Baal era stato distrutto e scoprirono che era stato Gedeone a fare tutto ciò e si adirarono a tal punto dal volerlo uccidere. Ma il padre di Gedeone intervenne dicendo: << Volete voi difendere la causa di Baal e venirgli in aiuto? Se egli è davvero un dio difenda da sé la sua causa, per il fatto che ha demolito il suo altare >>. Baal non ha potuto difendere la sua causa e non poté fare nulla contro Gedeone perché questo Baal non era nient’altro che una nullità. Che sia una semplice statua e che ci sia dietro un demone poco importa davanti a chi fa la volontà di Dio non può far nulla. Un secondo episodio dove compare di nuovo Baal lo troviamo in 1Re,18. Siamo del periodo in cui Israele era una monarchia governata da Re acab, dotato di una personalità debole e sua moglie di origini fenicie Gezabele, (869-850 circa A.C.) una personalità forte e arrogante, descritta come una regina crudele e ingiusta. Fu di fatto lei veramente a governare, volle incentrare la 133 sua politica nel imporre il culto di Baal a discapito di YHWH costruendo diversi santuari e reclutando diversi ministri di culto in onore a Baal e perseguitando i profeti di YHWH. In quel tempo visse il profeta Elia che denunciò a gran voce lo scandalo che stava avvenendo nella terra d’Israele, ma gli Israeliti non gli diedero ascolto e supinamente accettarono la politica religiosa di Gezabele. Elia così profetizzò che né pioggia e né rugiada caddero più in terra d’Israele e fu così che iniziò una terribile carestia. Ci fu un incontro tra Elia e Acab, e quest’ultimo gli disse: << Sei tu che stai mandando in rovina Israele?>> Elia rispose:

Non sono io a mandare in rovina Israele,
ma piuttosto tu e la tua amministrazione che avete abbandonato YHWH per
adorare Baal.

Il popolo in questi anni di politica in favore a Baal reagirono con l’adorare un po’ Baal e un po’ YHWH. Quello che sta dicendo Elia è di valutare chi è il vero Dio e adorare solo lui a tutti i costi. Questo vale ancora nel giorni nostri: Non essere un mezzo cuore che adora Dio ma poi pecca deliberatamente, vivi in maniera coerente con la tua fede. Elia invitò i profeti di Baal a iniziare per primo a invocare il loro dio affinché accendesse il fuoco. Invocarono Baal per tutta la mattinata tramite rituali danzanti, gridando: Baal rispondici! Ma non successe nulla. Arrivati a mezzogiorno Elia inizia a prenderli in giro dicendo: << Gridate a gran voce perché è un dio! È occupato, in viaggio o in affari, forse dorme ma si sveglierà>> Questa è una della parti più comiche della Bibbia. I profeti di Baal invocarono il loro dio con maggiore enfasi fino ad arrivare a pratiche di 134 autolesionismo con spade e lance, ma non vi fu nessuna risposta. Da notare che i profeti di Baal invocano il loro dio come si invoca uno spirito, infatti non è mai descritto come un essere in carne ed ossa che possiede tecnologie fantascientifiche, quello glielo lasciamo agli “liberi pensatori”. A questo punto è il turno di Elia ma prima di invocare il Signore costruì sotto l’altare un canaletto e fece gettare numerose anfore d’acqua sull’altare fino a riempire tutto d’acqua compreso il canaletto. Qualcuno sicuramente pensò come è possibile che si possa accende il fuoco se tutto l’altare è bagnato fradicio. Elia fece ciò per dimostrare che per Dio onnipotente nulla è impossibile, poi non si sa mai, metti che millenni dopo qualcuno, che fa di tutto per negare l’esistenza di Dio gli venga in mente di dire che si è trattato di una combustione spontanea. A questo punto Elia invocò il Signore dicendo:

Signore, Dio di Abramo, di Isacco e d’Israele, oggi si sappia che
sei Dio in Israele e che io sono il tuo servo. Rispondi Signore, che il popolo
sappia che converti il loro cuore

Cadde il fuoco dal cielo (fulmini) che colpirono l’altare prosciugando tutta l’acqua e consumando l’olocausto, dimostrando ancora una volta l’onnipotenza di YHWH che interviene con potenza alla prima invocazione davanti alla nullità degli dèi pagani che non danno nessun segno di vita nonostante ore di invocazioni.