Non si può presentare la dottrina di Gesù senza parlare allo stesso tempo dei suoi miracoli. Per Gesù “parola” e “fatto” vanno sempre uniti. Entrambi manifestano il Regno di Dio che è iniziato. “Parola” e “fatto” mostrano l’efficacia del segno che è Gesù stesso. Così come allora, anche oggi vige la stessa regola: per essere segno efficace la nostra parola deve essere unita al fatto che l’attualizza e la rende credibile. Il miracolo o il segno è quell’avvenimento straordinario attraverso il quale Dio manifesta in modo particolare la sua presenza in mezzo a noi e la sua azione salvifica in nostro favore. Il miracolo si distingue dalla magia in quanto con quest’ultima si cerca di manipolare una forza spirituale occulta, mentre nel miracolo è Dio che agisce nella sua libertà in un contesto di fede e di amore verso l’umanità. I miracoli sono anche il segno della credibilità del messaggio del Regno annunciato da Gesù, dimostra che quando Gesù parla, avviene esattamente quello che ha pronunciato, e di conseguenza questo vale anche perdona i peccati. Isaia profetizzò che il messia avrebbe compiuto miracoli (Is 26,19; 29,18ss; 35,5ss; 61,1) e le opere di Gesù sono l’adempimento di queste profezie che attestano che è lui il Messia, infatti quando i discepoli di Giovani Battista vanno da Gesù per capire chi è, lui risponde: Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l’udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, e beato colui che non si scandalizza di me (Mt 11,4-6), non c’è altro da aggiungere, basta anche solo questo affinché le persone all’epoca capissero chi è Gesù. Sono i miracoli a far accrescere notevolmente e rapidamente la popolarità di Gesù, in alcuni racconti c’erano moltitudini di persone che lo seguivano, come i miracoli della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Nella vasta moltitudine non tutti erano veramente interessati al Regno di Dio, ma c’era solo il fascino di assistere ai miracoli e insieme la speranza di riceverne un giorno. Per questo motivo che Gesù per distinguere che vuole veramente seguirlo dice questo: chi mi vuole seguire rinneghi se stesso prenda la sua croce e mi segua perché chi vorrà salvare la propria vita la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia la salverà (Matteo 10,38-39). La grande popolarità di Gesù fece anche suscitare l’invidia dei religiosi che fecero di tutto per contrastarlo, ma non riuscirono in alcun modo negare i miracoli, o a dimostrare che erano solo frutto di illusionismo, anche loro furono costretti a confermarli. Per infangare Gesù si sono dovuti inventare l’assurdità che le guarigioni erano frutto del demonio.
GLI INSEGNAMENTI TRAMITE I MIRACOLI
Il vangelo non ci narra tutti i miracoli di Gesù (cfr. Gv 20,30; 21,25). A volte gli evangelisti si limitano a menzionarli in termini generici (ad esempio Mc 1,34 e Mt 9,35), mentre altre volte li descrivono con lo scopo di veicolare degli insegnamenti morali, vediamone alcuni:
- La bontà e la misericordia di Dio
- La sua potenza senza limiti
- La totale supremazia sul regno delle tenebre
- Per ottenerlo bisogna chiederlo, quindi essere in comunione con lui
- Per ottenerlo bisogna avere fede
- Se si ottiene bisogna riconoscerlo e ringraziarlo
- Dio può adempiere ai bisogni dell’uomo
I 4 TIPI DI MIRACOLI
ESORCISMI:
Gli indemoniati di Gerasa MT 8,28-33. MC 5,1-20. LC 8,26-39
L’indemoniato muto 9,32-34
Gli spiriti impuri MT 12,43-45
Esorcismo di un ragazzo epilettico MT 17,14-20. MC 9,14-29. LC 9,37-43
Esorcismo a Cafàrnao MC 1,21-28. MC 1,32-34. LC 4,31-37
I demoni riconoscono Gesù MC 3,11-12
La Figlia della donna a Tiro MC 7,24-30
Quando uno spirito impure esce dall’uomo LC 11,24-26
L’indemoniato cieco e muto MT 12,22
Guarigione lebbroso MT 8,1-4. MC 1,40-45. LC 5,12-16
Guarigione dei 10 lebbrosi LC 17,11-19
Il servo del centurione MT 8,5-13. LC 7,1-10
Guarigione suocera di Pietro MT 8,14-15. MC 1,29-31. LC 4,38-39
Compimento profezia sulle guarigioni MT 8,16-17. GV 12,37-43. MT 12,15-21
La grande folla che lo segue MC 3,7-10
Guarigione paralitico MT 9,1-8. MC 2,1-12. LC 5,17-26
La donna con le perdite di sangue MT 9,20-22. MC 5,25-34 . LC 8,43-48
Guarigione ciechi MT 9,27-31. MC 10,46-52. MC 8,22-26. LC 18,35-42. MT 20,29-34. GV 9,1-12
Guarigioni varie MT 14,34-36. MC 6,52-56. LC 4,40. LC 4,42-43
La donna cananea MT 15,21-28
Il sordomuto nella Decàpoli MC 7,31-37
Gesù guarisce il figlio di un funzionario del re GV 4,43-54
Guarigione paralitico in giorno di sabato GV 5,1-18
Guarigione uomo dalla mano inaridita MC 3,1-6
Guarigione della donna curva LC 13,10-17.
Guarigione orecchio a Malco LC 22,50-51
MIRACOLI SULLA NATURA:
La tempesta sedata MT 8,23-27. MC 4,35-41. LC 8,22-25
Moltiplicazioni dei pani e dei pesci MT 14,13-21. MT 15,29-39. MC 6,30-44 e MC 8,1-21. LC 9,10-17. GV 6,1-15
Gesù cammina sulle acque MT 14,22-33. MC 6,45-52. GV 6,16-21
La trasfigurazione MT 16,27-28. 17,1-9. MC 9,1-10. LC 9,27-36
La moneta d’argento per la tassa MT 17,24-27
L’albero di fichi MC 11,12-14. MC 11,20-21
La pesca miracolosa LC 5,1-11
Trasformazione acqua in vino GV 2,1-12
RESURREZIONI:
Resurrezione del figlio di una vedova LC 7,11-17
Resurrezione di Lazzaro GV 11,1-46
Resurrezione figlia di Giairo, uno dei capi dei sacerdoti MT 9,18-19 e 23,26. MC 5,1-24 e MC 5,35-43. LC 8,40-42. LC 8,49-56