In genesi 14 ci sono due versetti che Biglino usa per avvalorare la sua teoria; si tratta di genesi 14,18-19. A differenza delle altre volte dove compare ELION nella Bibbia riferito a YHWH, questo brano è piuttosto famoso per la teologia e non poteva ignorarlo. Solo in Genesi 14 compare questo misterioso personaggio di nome Melchisedek. Abramo arrivato nella terra di Caanan viene coinvolto nella guerre scoppiate in quel epoca e uscito vincitore incontra Melchisedek (Vuol dire “mio re di giustizia”), re di Salem, ovvero quella città che sarà in futuro Gerusalemme. In questo brano Biglino contesta la traduzione di due parole: COHEN tradotto comunemente con ”sacerdote” e QANAH tradotto in questo caso con “creatore”. Riporto qui sotto i due versetti con le rispettive traduzioni interlineari e analizzeremo tutte le parole.
Troviamo che a differenza di quanto Biglino afferma, la parola COHEN significa sacerdote infatti è la stessa parola che ricorre frequentemente in levitico e numeri per indicare il sacerdozio levitico. Chi ha letto questi libri sa che il sacerdote non aveva una posizione di comando, ma si occupava esclusivamente di organizzare le liturgie. Il caso di Melchisedek è particolare perché oltre ad essere sacerdote era anche il re di quella che sarebbe divenuta la Gerusalemme ebraica. Il salmo 110 parla di Melchisedek rilevando caratteristiche che ne fanno una figura profetica, una figura del Messia: Il Signore ha giurato e non si pente: <<Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchisedek>>. Questo passo è ampiamente commentato nel nuovo testamento in Ebrei capitoli 5 e 7 che invito a leggere. Gesù infatti era sia il re dei giudei (Matteo 27,11) e sia sacerdote, non secondo l’ordine levitico ma secondo l’ordine di Melchisedek. In conclusione questo personaggio era sia re che sacerdote e non un governatore locale che curava e gestiva interessi territoriali per conto di qualcuno.
QANAH: קֹנֵה
La seconda parola che andremo a esaminare è QANAH, tradotta in questo caso con “creatore”, nel versetto compare come QONEH che corrisponde alla forma del participio presente. Secondo Biglino questo vocabolo non significa assolutamente “creare” ma vuol dire “acquistare”. ELION dunque non ha creato la terra, ma la solo comprata presumimene da un altro generale alieno. Andiamo a controllare questa parola nel dizionario:
Troviamo che effettivamente vuol dire “acquistare”, ma essendo anche una parola polisemica, ovvero con molti significati, tra le varie definizioni è presente anche creare. Questo però per ovvi interessi viene omesso da Biglino. QANAH si traduce creare in diversi versetti tra cui abbiamo anche il versetto che stiamo analizzando: Esodo 15,13; Salmo 74,2; 78,54 e 139,13, Proverbi 8,22. Deuteronomio 32,6 e Genesi 14,19-22. La traduzione acquisire in questi versetti non coincide con il contesto delle frasi. Inoltre Biglino parla solo di terra e non menziona che nel versetto 19 parla anche di cielo (SHAMAIM). Questa parola è un duale, secondo la grammatica ebraica si tratta di un plurale limitato a 2 entità anche se in italiano è tradotto al singolare. Secondo gli esegeti i 2 cieli sono il cielo atmosferico della terra e il cielo siderale dello spazio.[1] Quindi se la parola QANAH, nel brano in genesi 14 significasse “acquistare” bisognerebbe pensare che qualcuno si è comprato non solo la terra ma l’intero universo, cosa che renderebbe questa narrazione assolutamente infattibile. In altre traduzioni al posto di “creare” troviamo “padrone”, cosa che renderebbe comunque sensato il versetto.
In genesi 14,22 troviamo scritto:
Abramo replicò al re di Sodoma: << Giuro per il Signore (YHWH) Dio altissimo (ELION), padrone del cielo e della terra
Questo è un esempio dove si può vedere chiaramente che ELION non è altro che un titolo di YHWH e non sono 2 entità diverse. Questo versetto è talmente evidente che Biglino non ha potuto non citarlo, nel suo libro “la Bibbia non parla di Dio” scrive che effettivamente nella Bibbia è scritto così, ma è avvenuta una manipolazione perché nei rotoli del mar morto, allo stesso versetto non è presente la parola ELION. Non entra però in profondità nel tema, non dice cosa è scritto e non indica il codice del frammento. David Adamovich, uno dei massimi esperti dei rotoli del mar morto ha alcune volte ripreso le citazioni di Biglino riguardo i rotoli e ne ha fatto emergere un uso non improprio di queste fonti. Oltre a questo Biglino va contro la sua normale metodologia. Si mostra sicuro di sé nel leggere e commentare la scrittura partendo dalla Bibbia masoretica, ma quando essa palesemente va nettamente contro in qualche sua tesi, allora in quel passo deve esserci sicuramente una manipolazione artificiosa. La versione che più si avvicina la sua tesi, per lui è sempre quella esatta. In ogni caso tutti gli altri versetti citati precedentemente dove c’è un chiara accostamento tra YHWH ed ELION sono completamente ignorate.
Come nello stile di Biglino e dei suoi sostenitori per convincere le persone che le loro tesi sono vere, fanno una lista di domande senza dare nessuna risposta, perché in realtà hanno lo scopo di far apparire ridicole le interpretazioni bibliche, di conseguenza l’ipotesi degli antichi astronauti agli occhi di un eventuale lettore diventa più fattibile. Davanti a una persona che ha poca dimestichezza sull’antico testamento e ha poca fede rischia di rimanere ingannato. Le domande che si fanno sono:
Se YHWH è il Dio descritto dalla teologia allora come mai manda il suo popolo ad occupare la terra di Canaan? Non poteva auto assegnarsi anche la terra di Canaan come sua terra allo stesso modo come aveva fatto precedentemente con il popolo di Israele?[1]
Dio non ha scelto un popolo a caso per eleggerlo come popolo eletto, ma ha di fatto creato un popolo nuovo partendo da Abramo, che era un caldeo. Egli ha trovato grazia presso Dio per la sua fede:
Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle” e soggiunse: “Tale sarà la tua discendenza”. Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia. (Genesi 15,6)
La terra di Canaan fu promessa ad Abramo e alla sua discendenza:
La terra dove sei forestiero, tutta la terra di Canaan. La darò in possesso per sempre a te e alla tua discendenza dopo di te. (Genesi 17,8)
Dio mantiene sempre le sue promesse, non cambia idea solo perché è difficile realizzarle; è l’uomo che ragiona in quel modo. Dio invece mantiene sempre i patti. Pertanto gli israeliti sono legittimati ad occupare la terra promessa. Da come vedremo nei capitoli successivi gli abitanti della terra di Caanan avevano nel loro cuore una malvagità intrinseca nella loro cultura, professando di fatto religioni basati sull’adorazione di demoni. All’epoca da Abramo la loro malvagità non aveva ancora toccato il culmine (Genesi 15,16), prima di arrivare a quel livello il Signore è paziente, lento all’ira e grande in amore, ma all’epoca di Mosè si era arrivato a una tale malvagità che risultava impossibile una pacifica convivenza, e per la legge del libero arbitrio non può obbligarli a seguire la torà, anzi è costretto a causa della loro malvagità di combatterli e vincerli. Se invece i cananei avessero avuto un cuore predisposto ad accogliere i valori biblici non ci sarebbe stato bisogno di nessuna guerra. Avvenne infatti così nel caso dei Gabaoniti, uno dei popoli nella terra di Caanan, che vedendo la potenza del popolo d’Israele e i prodigi che Dio fece in mezzo a loro si arresero e vennero annessi e integrati nel popolo d’Israele (Giosuè 9).
Le domande che invece bisognerebbe porsi sono:
Se ELION ed YHWH sono rispettivamente generale e sottoposto, perché non c’è nessuna descrizione dei rapporti tra questi due soggetti e perché non ci sono dialoghi tra loro o messaggi; dove è situato il quartier generale di ELION? E perché quando YHWH ha invaso le terre di altri ELOHIM senza autorizzazione, ELION non lo ha fermato e rimesso in riga?
Per queste domande non ci sono risposte.
YHWH NON POTEVA ANDARCI, NON ERA TERRITORIO SUO:
Per rendere maggiormente coerente la narrazione ufologica nonostante le numerose lacune ed le enormi contraddizioni, si è arrivato anche a modificare di sana pianta il contenuto biblico. Biglino nel suo discorso sul plurale di astrazione ha affermato che Abramo durante la sua permanenza in Egitto si era messo a servire gli ELOHIM egizi, in quanto YHWH non poteva andare, non era suo territorio. Per affermare una cosa del genere, assolutamente non presente nel testo biblico denota la sua malafede. Anzi, in Genesi 12, 10-20 si afferma l’esatto contrario. Abramo si reca in Egitto con sua moglie Sara per via di una carestia. Abramo fa credere agli egiziani che Sara è sua sorella per paura che qualcuno lo voglia uccidere per avere Sara come moglie. L’inganno viene scoperto. Nel versetto 17 troviamo:
Ma il Signore (YHWH) colpì il faraone e la sua casa con grandi calamità,
Non solo YHWH poteva andare in Egitto, ma aveva facoltà di compiere qualunque azione contro qualcuno o nel caso di Giuseppe a favore. In Esodo 19 si ricorderà al popolo di Israele ciò che ha compiuto Dio in Egitto in loro favore, proseguendo con un versetto interessante:
“Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all’Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatto venire fino a me.
L’USO DI YHWH E ELION
Sulla base di quanto abbiamo spiegato, possiamo affermare che ELION (l’Altissimo) sia certamente da identificare con YHWH. L’impiego di due nomi divini differenti in un unico brano rientra nell’uso comune del linguaggio biblico, ma può avere anche un significato ben preciso. ELION è infatti un titolo divino universale che risulta idoneo ad essere utilizzato nel contesto della relazione tra Dio e l’intera umanità. Il Tetragramma sacro, cioè il Nome di Dio vero e proprio, compare invece in rapporto al popolo ebraico, l’unico popolo che custodisce la rivelazione di questo nome.
[1] La Bibbia non parla di Dio pag. 40
[1] Due destini? Pagina 6 FORUM BIBLICO