GEOGRAFIA DELLA TERRA SANTA

Il vangelo fu predicato in un determinato luogo e tempo della storia a determinati uomini con i propri problemi. Per la sua retta comprensione è indispensabile studiare non solo le lingue usate, ma anche la situazione geopolitica, le condizioni e i costumi degli uomini, le loro speranze e attese, le loro concezioni e idee. Gesù nacque e visse in un paese denominato terra d’Israele. Tanto l’estensione del paese, quanto la sua configurazione geografica, il clima, la flora e la fauna, formarono parte della vita di Gesù. In questo preciso contesto egli realizzò la sua missione. Israele è la terra di Gesù e del suo popolo. È la “Terra Promessa” dell’Antico Testamento, conosciuta anche con il nome di “terra di Canaan” a causa dei suoi primi abitanti.

DESCRIZIONE GEOGRAFICA:

La struttura fisica della terra d’Israele è relativamente semplice. Il paese si può dividere in quattro regioni ben determinate:

  1. Pianura costiera:
Lunghezza di circa 180km e ampiezza variabile tra i 6 e i 10km nell’estremo Nord e i 20km nell’estremo Sud. In questa pianura costiera si trovano a loro volta altre varie pianure (a Nord la ricca pianura del Sharon e a Sud la pianura filistea o Sefela, teatro di molte lotte tra Ebrei e Filistei) in cui si trovano vari fiumi secchi che, nella stagione delle piogge, si riempiono d’acqua e sfociano nel mar Mediterraneo.  Il clima in quella zona è calda e umida in estate, temperata in inverno. Si coltivano: cereali (orzo, grano, lino, ecc.), frutta (fichi, agrumi, melagrane, datteri, frutta secca, meloni, ecc.) e verdura (ortaggi vari ed erbe aromatiche). Il mare è ricco di pesce.  
  • Altopiano centrale:
È la zona montagnosa del centro del paese, la cui ampiezza media è di circa 50-60 km. Comprende alture che vanno dai 900m di altezza a Nord, ai 500-600m al centro e al Sud 700-800m. La pianura di Meghiddo o Esdrelon attraversa il rilievo montuoso trasversalmente separando la parte del Nord, detta Galilea, dalle montagne di Samaria e della Giudea. Le montagne principali sono: al Nord il monte Hermon (2814ms.l.m.), dove nasce il fiume Giordano; al centro, in Samaria, i monti Garizim (881ms.l.m.) ed Ebal (940ms.l.m.); al Sud il monte Hebron (1020ms.l.m.). Verso il Giordano, l’altopiano scende bruscamente: questo è il deserto di Giuda e più al Sud il deserto del Negheb. Il clima in quella zona è generalmente l’estate è fresca e secca, mentre l’inverno è freddo. Sulle colline la vite, l’olivo, acacie, cipressi, mentre sulle montagne pini, acacie. 

  • La depressione della valle del Giordano:

È un fenomeno unico al mondo. Venendo da Nord a Sud si passa dal monte Hermon, dove nasce il Giordano (2814ms.l.m.), al lago di Genesaret (mar di Tiberiade o di Galilea), che si trova a 205 m sotto il livello del mare. Di qui il fiume Giordano, dopo 300 km di percorso (105 in linea d’aria) entra nel Mar Morto (lungo 80 km e largo 16 km) situato a 394 m sotto il livello del mare e profondo 390 m. Il Mar Morto è un mare senza sbocco e presenta una salinità dieci volte superiore a quella degli altri mari. Per questo è impossibile ogni forma di vita. In questo particolare ambiente troviamo un microclima caldo e secco d’estate e moderatamente umido d’inverno. la vegetazione prevale della steppa: palme, acacie, roveti

  • Il deserto della Transgiordania:

 È una zona per lo più desertica, divisa da cinque fiumi e comprendente cime montuose che vanno da 600 a 1300 m di altezza. Qui ci sono tre regioni: Traconitide, la Decapoli e la Perea. Si trova approssimativamente a Est del fiume Giordano

Le stagioni:

Si possono individuare due grandi stagioni: la stagione umida o delle piogge, da ottobre a maggio, e la stagione secca, da maggio a settembre. Le piogge sono presenti specialmente in gennaio-febbraio, mentre la neve è rara e scarsa. Le precipitazioni invernali sono preziose per la vita e l’acqua viene raccolta in cisterne. Per l’agricoltura importanti sono le prime piogge di ottobre e le ultime di aprile-maggio. Dove c’è acqua vi è abbondanza di vita, mentre, dove essa manca, vi è deserto. Per questo l’acqua è usata come simbolo di vita (cfr. Gv 4,14). La stagione secca è caratterizzata da grande siccità e alte temperature, mitigata dai venti del Nord e Nord-Est.

La fauna:

Riguardo alla fauna incontriamo animali domestici come pollame, ovini, bovini ed equini, mentre il cammello era usato nelle zone desertiche. Allo stato selvaggio ora troviamo animali come sciacalli, iene, volpi, antilopi, selvaggina e molte classi di insetti. Anticamente erano presenti anche felini, come leoni, leopardi e orsi.

Qui sotto alcuni versetti dove sono citati elementi di flora e fauna nella terra santa ai tempi di Gesù:

Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. (MC1,6)

Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, mandò due dei suoi discepoli (MC 11,1)

Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato (MC 11,2)

Avendo visto da lontano un albero di fichi (MC 11,13)

Si mise a parlare loro con parabole: “Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, (MC 12,1)

Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; (MC13,35)

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