- Chi confida nella ricchezza cadrà, i giusti invece rinverdiranno come foglie (PR 11,28)
- I tesori male acquistati non giovano, ma la giustizia libera dalla morte (PR 10,2)
- Tale è la fine di chi è avido di guadagno; la cupidigia toglie di mezzo colui che ne è dominato (PR 1,19)
- Accumulare tesori a forza di menzogne è futilità effimera di chi cerca la morte (PR 21,6)
- L’empio indulge tutto il giorno alla cupidigia, mentre il giusto dona senza risparmiare (PR 21,26)
- Un buon nome è preferibile a grandi ricchezze e la benevolenza altrui vale più dell’argento e dell’oro. (PR 22,1)
- L’avaro è impaziente di arricchire, ma non pensa che gli piomberà addosso la miseria (PR 28,22)
- L’uomo leale sarà colmo di benedizioni, chi ha fretta di arricchirsi non sarà esente da colpa (PR 28,20)
- è meglio un piatto di verdura con amore che un bue grasso con odio (PR 15-17)
- Non mangiare il pane dell’avaro e non bramare le sue ghiottonerie (PR 23,6)
La persona saggia sa gestire in modo giusto le proprie risorse finanziarie, egli sa che sono un dono di Dio e non vanno sperperati. Le ricchezze devono essere usati per la vita, per comprare ciò che serve per vivere e vestirsi, come prima cosa, ma si possono usare per tutto ciò che è buono, tipo lo studio o per piccoli svaghi come ad esempio farsi una passeggiata in montagna. Ricordarsi però che essendo dono di Dio abbiamo il dovere di amministrarlo bene e come riceviamo questi doni, dobbiamo a sua volta donare anche noi una parte ai bisognosi o ai mezzi che diffondono la parola di Dio. Molti atei invece si illudono di trovare la felicità nelle cose materiali e impostano la propria vita come se il denaro fosse il loro Dio. Il proprio personale Dio è quello che servi e quello per cui sacrifichi. Come ad esempio sacrificare molte ore in famiglia per poter invece lavorare con lo scopo di passare di livello in azienda e avere uno stipendio più alto, più potere e prestigio. Quella persona si ritroverà con più soldi ma con un clima in famiglia dove manca l’amore e anche se si avrà qualche soldo in più sarà tutto inutile. Persone che sacrificano l’amore e l’amicizia per correre dietro al denaro. Questa è la cupidigia, l’amore per il denaro; Gesù cerca di mettere in guardia da questo: Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede (Luca 12,15). Gesù un giorno raccontò questa parabola: La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé:<<Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così disse: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e divèrtiti>> (16-19) Questo è il tipico caso di una persona che ha il denaro come proprio Dio. Ha passato la vita con l’unico scopo di accumulare ricchezze per se stesso e ora che si rende conto di essere così ricco da riuscire a vivere di rendita, decide di investire in strutture che possano contenere tutte le sue ricchezze, riposarsi e godersi la vita. Quante cose ha dovuto rinunciare per potersi arricchire? Sono le relazioni che determinano la nostra felicità, a partire dalla relazione con Dio, questo tipo di persone non saranno mai veramente felici, ma vivranno una vita vuota e non riusciranno a trovare quella pace che speravano di trovare, solo Dio può dare quella pace. Ma ora che finalmente ha raggiunto lo scopo della sua vita e pensa di avere vinto, scoprirà presto di aver perso. Quello che per l’uomo è saggezza, per Dio è stoltezza (Ved. Pag. 9) Ma Dio gli disse:<<Stolto! Questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?>>. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio>> (20-21). Passare la vita pensando solo a soddisfare se stessi non paga (Ved. Pag. 13); il personaggio di questa parabola non ha minimamente pensato che tutte queste ricchezze avrebbero potuto sfamare molti bisognosi e portare frutto per il regno di Dio. La cupidigia porta sempre all’egoismo, che a sua volta porta le persone ad essere cinici. Alcune persone per amore del denaro arrivano addirittura a commettere delle vere e proprie azioni criminali, perché sempre quello è il punto, quello che ami più di ogni altra cosa, che sei disposto a tutto pur di averla, quello è il tuo Dio. La cupidigia a volte può anche uccidere, in alcuni casi alcuni componenti delle bande criminali si uccidono tra loro pur di non dover spartirsi il bottino tutti insieme e avere più quindi soldi a disposizione. Quello che acquisti con i soldi guadagnati in maniera illecita non è gradito a Dio e non ti gioverà affatto. Le persone non credenti che hanno scelto di mettere i soldi al primo posto, il loro unico scopo è di arricchirsi il più in fretta possibile e ogni mezzo è giustificato per ottenere quell’obbiettivo. Queste persone sanno che è molto difficile arricchirsi in fretta perché se si vuole avere uno stipendio piuttosto alto, bisogna studiare molto e anche lì non è detto che si possa trovare un lavoro ben pagato subito, s’inizia sempre con uno stipendio modesto e solo con gli anni se si è bravi, può aumentare. Se invece si vuole guadagnare molto fin da subito e senza stare molto sui libri allora bisogna compiere degli atti illeciti. Ad esempio organizzare truffe o diventare abili nei furti o entrare nella rete dello spaccio o cose simili. Per questo chi vuole arricchirsi in fretta passa nelle vie del peccato. Il pericolo di dover pagare delle proprie azioni davanti alla legge e perdere tutto è molto alto. La sapienza e la giustizia di Dio può liberarti da queste cose che rendono schiave l’uomo. Non si può servire Dio e i soldi insieme perché uno disprezzerà l’altro. Bisogna mettere sempre Dio al primo posto in modo che puoi usare i tuoi soldi nel modo giusto e non ne diventi schiavo e non ne farai un idolo. Chi invece confida in Dio avrà una vita piena e in pace con se stessi e con gli altri, non ha bisogno di tante cose materiali, gli basta l’amore di Dio e del suo prossimo e nient’altro. È molto meglio avere una buona reputazione e tanti amici che possono aiutarti nel momento del bisogno piuttosto che avere molti soldi ed essere circondato da persone false e malvagie, che non ti vogliono bene veramente e ti frequentano solo per opportunismo. Il risultato sarà che ti pugnaleranno alle spalle nei momenti di debolezza. Per questo non bisogna basare la propria vita sulle ricchezze di questo mondo perché non ti daranno la felicità che ti aspetti. Questo lo si può vedere nel mondo di oggi, dove la cultura materialistica e consumistica è largamente diffusa nonostante un tenore di vita alto, un avanzato livello tecnologico, si continua ad avvertire un incolmabile vuoto interiore, al quale si addiziona la “preoccupazione” di un futuro dai contorni foschi e burrascosi. L’unico Dio che bisogna avere per colmare il vuoto interiore è solo il Signore, che ci ama e ci vuole salvare dalla morte e dalla schiavitù. Quindi se si vede una persona molto ricca, non pensare a quanto sarà felice per quello che possiede. Osservala e se non è credente scoprirai che non è veramente in pace con se stesso e se sembra felice in realtà è solo una maschera. Non invidiarlo e non desiderare quello che ha; è tipico di chi non ha il cuore di Dio pensare così.