LA NAVICELLA DI TOPRAKKALE

Questo oggetto è stato scovato al museo di archeologia di Istanbul da Zaccaria Sitchin che fu sicuramente uno dei primi ad affermare che questa statuetta rappresentava un modulo spaziale e che doveva avere all’incirca tremila anni, a suo dire l’oggetto era realizzato in un materiale poroso, probabilmente una pietra fatta di cenere vulcanica. Biglino ha quindi preso per buona questa prova e inserita nei sui libri commentando che questa statuetta risulta a suo dire una rappresentazione molto fedele dei KERUVIM descritti dalla Bibbia. Due riviste agli inizi degli anni 90, più precisamente l’inglese Fortean Times Magazine nel 1993 e la rivista tedesca Magazine 2000 nel 1994 fecero alcune foto a questo artefatto e dichiarando che questa raffigurazione, conservata al Museo Archeologico di Istanbul, era stata trovata nel 1975 nel sito di Tuspa Toprakkale, la sua datazione, confermata dagli scavi (a detta loro), era tra 830-612 AC e sarebbe riconducibile alla civiltà Urartu nel nord-est del lago di Van. Questa affermazione in realtà è errata infatti non risulta assolutamente che sia stato trovato un artefatto simile durante degli scavi archeologici, ma bensì si è propensi a credere che tale oggetto sia stato recuperato da un commerciante d’arte che ha voluto donarlo al museo. Ma arriviamo al punto della questione: Questa è una prova valida che confermerebbe le tesi di Biglino e Sitchin? La risposta è assolutamente no! Fu sottoposto, nel 2003,  per conto del Ministero per i Beni e della Cultura turco,  ad analisi dal Dipartimento di chimica, dalle analisi chimiche e petrografiche risultò essere un manufatto fatto di gesso e polvere di marmo risalente a soli 25 anni prima! La cosa curiosa fu che il Direttore Generale del Museo Ph. D. Alpay Pasinli disse che egli capì subito che il manufatto non poteva avere 3000 anni e che era un falso ma la stampa occidentale convinse loro e il pubblico del museo che la navicella aveva 3000 anni, e poteva essere una valida prova delle teorie di Zaccaria Sitchin.  Peccato che forse il direttore non si ricordi che quando i giornalisti e gli pseudoscienziati chiesero di vedere l’artefatto il museo non solo mostrò a loro l’artefatto ma dopo l’uscita degli articoli e del libro lo espose al pubblico come uno dei suoi migliori “pezzi” ben felice della pubblicità ricevuta. Questo è il motivo per cui questo artefatto è ancora presente e non è stato eliminato nonostante sia un falso; è utile per farsi pubblicità.

2 commenti su “LA NAVICELLA DI TOPRAKKALE”

  1. Mi dispiace dirvelo ma gli articoli giornalistici divulgativi NON si scrivono così. Il manufatto di Toprakkale NON è stato SCOVATO in un museo da Sitchin ma è stato SCAVATO in una zona archeologica denominata Toprakkale, in Turchia. Si può si affermare che è stato “esaminato” da Sitchin per ricerca di conferma delle sue teorie, come è stato “esaminato” da tanti studiosi per decretarlo un falso. È tuttora “non esposto” al pubblico perché troppo controverso, in quanto rappresenta troppo fedelmente un veicolo futuristico sia per l’epoca dellla provenienza archeologica ma futuristico anche per l’epoca attuale. La scienza moderno non lo può ne screditare me accettare, rimane per ora “non esposto al pubblico” come negli ultimi 30 anni

  2. Il manufatto è stato appurato essere in gesso e polvere di marmo, datato 25 anni prima della diffusione su scala mondiale della notizia, tra l’altro vorrei sottolineare che non è che servisse, in caso di reperto autentico, Zaccaria…. ciò significherebbe insinuare che gli archeologi siano degli incompetenti, o per lo meno gli scopritori di questo. Tuttavia la possibile esistenza di altre forme di vita che abbiano potuto visitare e/o abitare il nostro pianeta non può essere esclusa e anzi vi sono altre forme di testimonianza, di sicura datazione che porterebbero necessariamente ad ipotizzare appunto questa tesi. A mio avviso la manipolazione delle menti è un processo del tutto errato ma soprattutto molto pericoloso, quindi, seppur si abbia la convinzione di una idea, nonostante questa dovesse essere vera, l’obiettivo da perseguire dovrebbe propendere a cercare ulteriori indizi. Partendo dal fatto che si creda nelle religioni ma che nello stesso si nutra un po’ di scetticismo o mistero, toccherebbe ricordare che quasi tutte le divinità venerate provengono dal cielo, la loro rappresentazione inoltre aggiunge svariati particolari, chi con le ali, chi con svariate braccia, chi con poteri “magici”, beh, anche questa potrebbe essere una potenziale prova dell’esistenza e presenza di vita aliena, vi sono anche diversi manufatti scritti ad indicare strani accadimenti, lo stesso progresso che stiamo vivendo ogni giorno, iniziato meno di 100 anni fa, per certi aspetti è inspiegabile, a mio avviso queste tesi, seppur ovviamente non possono garantire la tesi su citata, sono più rappresentative e credibili di un misero falso che non fa altro che screditare i vari sforzi di chi invece vuole conoscere, scoprire e diffondere informazioni non attendibili ma vere, dimostrabili e inconfutabili… Se si ha una propria idea, non è detto che se non condivisa non possa essere vera, alla fine resterebbe sempre e comunque una propria idea…..

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