PERSONIFICAZIONE DELLA SAPIENZA E DELLA STOLTEZZA

  • Donna follia è irrequieta, sciocca e ignorante. Sta seduta alla porta di casa,(PR 9,13-14) per invitare i passanti (15) <<Chi è inesperto venga qui!>> E chi è privo di senno ella dice: Le acque furtive sono dolci, il pane preso di nascosto è gustoso>>. Egli non si accorge che là ci sono le ombre e i suoi invitati scendono nel profondo del regno dei morti. (16-18)
  • La sapienza si è costruita la sua casa, (PR 9,1) ha imbandito la sua tavola. Ha mandato le sue ancelle a proclamare (2,3) <<Chi è inesperto venga qui!>> (4)

Il libro dei proverbi personifica la sapienza e la stoltezza, immaginandole come due donne che ti chiamano già nel primo periodo della nostra vita; nell’infanzia o l’adolescenza, quando si è molto giovani e ancora inesperti in tutto, per riempire quel vuoto nel cuore che ogni ragazzino/a ha nella sua giovinezza e non si ha ancora presa di posizione su come vivere la propria vita come meglio crede. In quel periodo della vita si avrà sentito parlare di Dio, ma si dovrà decidere se andare con Lui o contro di Lui, e finché si è giovani, è più facile correggere gli errori e gli atteggiamenti sbagliati, ma se quegli errori si consolidano, sarà più difficile affrontarli in seguito. Se una persona decide di ignorare o negare Dio, allora satana poco alla volta prenderà al sopravvento di  lui  e più si andrà avanti e più rischierà di accumulare vizi o idoli che dovrà rinunciare se vorrà seguire Dio in futuro e sarà quello il prezzo della sua conversione, ma se già da giovani si accetta il Signore allora diventerà uno scudo e ci proteggerà da molti vizi, e difficilmente faranno parte della nostra vita, saranno eliminati o fortemente limitati, e allo stesso tempo si sentirà una istintiva attrazione in tutto quello che sarà buono. Non è comunque da sottovalutare una conversione in età adulta, anche li può portare molto frutto, specialmente se durante una vita di peccato si è sofferto molto e solo dopo aver trovato Dio e la sapienza si avrà avuto finalmente la pace nel cuore che tanto desideravano. In quel caso il credente sarà uno strumento importante nella mano di Dio e ci sono molte testimonianze di conversione che vanno in questa direzione. In una di queste c’era una signora che durante la vita fece molti peccati, ma un giorno decise di dare il cuore a Gesù, ma sentiva di essa ancora il peso della colpa dei peccati. Allora un giorno qualcuno le disse: << Credi nel sacrificio di Cristo sulla croce che ci lava da ogni peccato? E ora che ti sei pentita Dio ti ha perdonata?  Lei rispose di si. Allora non pensi che dovresti ringraziarlo? >> La signora iniziò a ringraziare e glorificare Dio e tutto il peso e il senso di colpa del peccato crollo giù e sentì subito una sensazione di pace e serenità. Quando “donna Sapienza” chiama offre la parola di Dio che è cibo per l’anima e la porta a cercare la sapienza. Ma quando è invece “donna stoltezza” che chiama offre ciò che è male agli occhi del Signore come il gusto del proibito, la ricerca del piacere carnale e delle cose materiali invece di quelle spirituali, la trasgressione come una cosa affascinante che ti fa sentire superiore agli altri, questo sentirsi superiori porta alla superbia. Se questo persiste, inizieranno a odiare la parola di Dio perché vedranno che non sarà conforme alla loro vita piena di vizi e di trasgressioni e cercheranno in tutti i modi di combatterla e negarla e attaccando verbalmente una persona credente se l’argomento salta fuori. Questi sono schiavi di satana e senza neanche si accorgono che scenderanno dell’abisso dei tormenti eterni. Abbiate dunque sapienza, e ricercatela. È decisamente meglio stare dalla parte di Dio che stare contro Dio perché contro di lui non la puoi scampare.

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