UNA SOCIETÁ SENZA DIO

Molti atei sostengono che le religioni sono il male del mondo e se una società fosse libera dalle religioni allora si potrebbe costruire un mondo prospero e in pace. Vediamo quindi alcuni esempi di società libere dalle religioni soprattutto da quella cristiana, che si sono trasformati in “paradisi”: Analizzeremo due modelli economici e culturali che hanno caratterizzato il secolo scorso ed esistono tutt’ora anche se in forme diverse. Stiamo parlando del comunismo e il capitalismo.

IL COMUNISMO

 Nella filosofia socio-politica di Karl Marx e Friedrich Engels la religione altro non era che uno strumento di dominio della classe al potere, un mezzo coercitivo e narcotizzante del popolo. Ma, specularmente, era anche la proiezione di se stessi in un dio immaginario, nel quale l’uomo cercherebbe consolazione sotto le mentite spoglie dell’aspirazione a una salvezza eterna, concludendo così che “Le religioni sono l’oppio dei popoli”. Quando chiedi a un ateo cosa pensa della religione ti dirà proprio questo, non tutti sanno che questo modo di pensare deriva da questi due personaggi che predicavano l’ateismo di stato come strumento di liberazione dell’uomo dalle catene dello sfruttamento sociale, la logica conseguenza della necessaria lotta di classe degli oppressi contro gli oppressori. Quindi soltanto la società senza classi consente la piena realizzazione della libera natura umana, allo stesso modo l’eliminazione della religione come illusoria felicità del popolo è la condizione della sua felicità reale. Nella rivoluzione russa Lenin volle mettere in pratica questa filosofia pensando che portasse a una sorta di paradiso in terra che si sarebbe diffuso nella maggior parte delle nazioni, eliminando così ogni forma di religione. Quello che nei fatti aveva creato era tutt’altro che un paradiso, ma un regime dove perseguitavano, torturavano e uccidevano chiunque credeva in una religione, hanno imprigionato e ucciso i bambini considerati nemici del popolo, hanno perseguitato e ucciso gli scienziati che non  adeguavano le loro teorie all’ideologia atea, hanno provocato più di 100 milioni di morti in soli 70 anni, hanno affamato il popolo per finanziare gli eserciti, hanno firmato patti con i nazisti dando il via alla seconda guerra mondiale, e tutto questo nella sola Russia senza contare quindi gli altri regimi atei. Secondo la poetessa russa Ol’ga Aleksandrovna Sedakova, docente dal 1991 presso la Facoltà di Filologia dell’Università di Mosca e nominata cavaliere della Repubblica francese nel 2005, ha raccontato: <<Nessuno dei progetti utopici del regime come l’ateismo di stato o l’arte e le scienze manipolate dall’ideologia riuscì a realizzarsi allo stato puro. Ma pur nella loro parziale attuazione hanno generato fiumi di sangue, degradazione, ignoranza, povertà e arretratezza in tutti i campi>>. Questo è solo un assaggio di tutto quello che il comunismo ateo ha fatto all’umanità. Il premio nobel russo Aleksandr Solzhenitsyn, spiegando le grandi tragedie del regime comunista sovietico,  scrisse: <<Gli uomini hanno dimenticato Dio, ecco perché tutto questo è successo>>. Dal momento che questo tipo di società atea ha miseramente fallito si può dedurre che i pensatori di questa società avevano una visione completamente distorta riguardo religione, specie quella cristiana. Lo scopo del vangelo non è creare un gruppo di potere che sta dalla parte degli sfruttatori; ma fare una comunità di persone che stanno dalla parte dei più deboli e predicano e praticano l’amore di Dio. Riguardo la seconda accusa, dire che il cristianesimo è solo consolatorio è molto riduttivo. Ci sono messaggi tutt’altro che consolatori: non esiste più la legge del taglione ma il porgere la guancia al nemico, non sussiste il “ciò che voglio” ma il “ciò che devo”, la fedeltà, la monogamia e la serietà sono la base della morale affettiva e sessuale, non la “mia” ma la “Tua” volontà sia fatta, a Te dovrò rendere conto di tutto questo. Caduto il comunismo quello che rimasto nelle nazioni sono dei paesi in crisi, non solo economica, ma soprattutto umana e familiare. Di recente è stato ripristinato l’insegnamento religioso obbligatorio in tutte le scuole con buona pace di tutti gli atei e i laicisti del mondo che hanno sperato nell’ateismo di stato come metodo più efficace per la costruzione di una società totalmente irreligiosa che però di fatto si trasforma in una terribile dittatura. Le nazioni ex sovietiche hanno avuti diversi risvegli spirituali e nessuno più di loro sa quando è brutto vivere in una società completamente atea, dove l’ideologia comunista era imposta.

IL CAPITALISMO

Il capitalismo è in antitesi rispetto al comunismo in diversi aspetti, ma dal punto di vista di come vede le religioni può essere anch’esso ostile, anche se in modo meno violento. Se si tratta di un capitalismo moderato dove la dignità umana è prioritaria rispetto il denaro, allora  penso che di per se da questo punto di vista non sia una cosa negativa, ma se si tratta di un capitalismo assoluto privo di ogni senso etico allora è nettamente contrario con la parola di Dio. Questo perché il capitalismo assoluto è pienamente realizzato quando tutto diventa merce e tutto si riduce nel consumismo e allo scambio di merci e dove l’unica ideologia consentita è quella che predica il libero mercato e come fare affari in ogni maniera possibile, anche facendo carte false per cui non c’è spazio per un Dio di cui si dovrà rendere conto alla fine della vita terrena. Per questo motivo che i sostenitori di questo capitalismo assoluto continuano imperterriti a diffamare la fede cristiana considerandola solo più a un frammento superstite di un mondo arcaico, regressivo e demancipativo che deve essere superato e in alternativa predica un capitalismo assoluto e il materialismo come soluzione della felicità dei popoli, contrariamente alla parola di Dio dove il materiale è inferiore al spirituale. Nei luoghi dove questo capitalismo così estremo è più diffuso avvengono il maggior numero di suicidi e le persone sono più propense ad essere egoiste. Questo dimostra che questo modello non porta alla felicità dei popoli. La presenza dei credenti nella società è un segno che questo tipo di capitalismo non si è ancora realizzato del tutto, infatti i cristiani sono rimasti l’ultimo baluardo contro la completa realizzazione del capitalismo assoluto per il fatto che i cristiani reagiscono alla mortificazione dell’uomo e ogni tentativo di svilire l’uomo a pura merce o puro oggetto di scambio. Questo è un esempio di come i credenti sono il sale della terra che preserva il mondo dal completo dominio del male. Alcuni intellettuali sostengono che il capitalismo si potrebbe paragonare a una religione, dove come dio c’è il “dio mercato”. Per questo si sente dire che bisogna fare sacrifici perché “ ce lo chiede il mercato” o ultimamente “ ce lo chiede il l’Europa” è di fatto il mercato che decide quali tassi d’interesse devono pagare le nazioni sulla moneta, oppure quali riforme i governi nazionali devono attuare; che per altro sono tenuti ad obbedire anche se sono riforme che eliminano dei diritti acquisiti del popolo.  L’uomo è stato creato perché noi tutti ci amassimo e rimanessimo uniti come fratelli; e le cose materiali sono state messe a disposizione dell’uomo per essere usate per il suo bene. Se la società fosse fondata su questo principio, allora non ci sarebbero molti problemi a livello di comunità. Quando le cose non funzionano, è perché l’uomo fa l’esatto contrario: ama le cose materiali e usa le persone per poterle ottenere. Questo sta alla base della logica del profitto. Questo non significa che è sbagliato fare profitti, un’azienda non potrebbe andare avanti se non facesse profitti. La cosa sbagliata è pensare di trovare ogni stratagemma per fare più profitti possibile andando però a discapito delle persone che ci lavorano oppure andando a contaminare la genuinità di ciò che si produce. Le multinazionali spesso e volentieri si basano su questo, inoltre essendo sempre delle S.p.A. (società per azioni), gli amministratori di queste multinazionali non devono rendere conto delle persone che comprano o usano il loro prodotto, ma agli azionisti che prestano i soldi a loro, quindi non interessa se, nel caso del settore alimentare, i prodotti sono cibo spazzatura oppure il sito di produzione si trova in un paese dove le condizioni del lavoro sono decisamente degradanti. Ma più in alto di loro ci sono le grandi banche che prestano soldi a loro a tassi agevolati, sono loro in realtà in cima alla piramide.  Il mondo è stato corrotto dalla finanza che si basa sul culto del dio denaro. Qua si apre un argomento molto esteso e chi ne fosse interessato, si può trovare facilmente molto materiale su internet che parlano di questi argomenti.

IN CONCLUSIONE

 A parte il comunismo e il capitalismo, una società che progressivamente dimentica Dio è sulla strada della decadenza etico e morale. Uno dei primi effetti è l’aumento dei divorzi perché le persone non sanno più amare e si scelgono partner secondo sbagliati criteri perché non tutti hanno una maturità che consente loro di riconosce i valori importanti. Il secondo è il calo dei matrimoni perché sposarsi viene sempre più visto come una cosa troppo restrittiva e impegnativa, meglio andare a “divertirsi”, fare la vita da ragazzino, passare da una/o ragazza/o altra/o. Di conseguenza ci saranno poche nascite, non sufficienti per un ricambio generazionale. Ultima cosa è l’amore del dio denaro che genera la corruzione, prima nel popolo, poi di conseguenza si riflette nella politica, con tutti i disastri che ne conseguano tra cui l’approvazione di leggi contrari al vangelo visti come progressi civili.

IL RUOLO DELLA CHIESA NEL GOVERNO UMANO

Il Signore ha dato libertà all’uomo di autogovernarsi. Nel mondo infatti ci sono diverse nazioni a seconda dei popoli e delle lingue, ma bene o male, ogni nazione presenta nel suo interno almeno una presenza di qualche minoranza cristiana, di qualunque denominazione essa sia. La domanda è: Queste comunità di credenti che ruolo devono avere nelle società delle varie nazioni? Quali sono i loro obbiettivi? In Matteo 5,13-15 troviamo tre paragoni scelti da Gesù per spiegare quale dovrebbe essere l’attitudine di un cristiano nella società, che può essere applicato all’individuo singolo, ma anche rivolto alla Chiesa in generale:

Voi siete il sale della terra 1); ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo 2); non può restare nascosta una città che sta sopra un monte 3); né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.

1. IL SALE DELLA TERRA

Quando noi mangiamo la pasta, il sale è sciolto in essa e non si vede con gli occhi, ma quando la mettiamo in bocca, anche se il sale ha un volume ridottissimo rispetto al resto, fa la differenza. Questo paragone è per dire che i cristiani devono avere un impatto positiva sulla società, che anche se in minoranza, la presenza si deve far sentire.  Si può anche vedere sotto un altro punto di vista: Nell’antichità non esistevano i frigoriferi per conservare la carne. Per conservarle si metteva su di essa del sale in modo che la preservasse dai batteri e dagli agenti esterni responsabili del processo di putrefazione. Allo stesso modo anche i credenti devono il più possibile limitare l’influenza del male nella società. Se satana non riesce a prendere il completo controllo del mondo è perché è presente la Chiesa che ostacola satana nel suo piano di dominio totale. Il paragone del “sale della terra” lo troviamo anche in: Marco 9,50; Luca 14,34-35.

2. LA LUCE DEL MONDO

Il secondo paragone è analogo al primo: il candelabro occupa un piccolo spazio, eppure quando è acceso basta per illuminare tutta la stanza. La luce è sempre vista come qualcosa di positivo, perché al buoi non vedi nulla, così anche i credenti devono illuminare il mondo, cercando di fare del proprio meglio per dare il proprio contributo per rendere il mondo un posto migliore, essere quindi una piccola scintilla di luce in un mondo di tenebre.

3. LA CITTÀ SUL MONTE

Nell’antichità era comune costruire le città sulle colline per questioni di difesa in caso da attacco nemico, ma erano anche molto visibili da lontano. Così anche i credenti non devono nascondersi, ma essere metaforicamente visibili dando la buona testimonianza con le buone opere cercando di sopperire alle sofferenze di questo mondo.

Nel mondo si sentono più che altro brutte notizie: dalla violenza, all’ingiustizia, alla corruzione a tutti i livelli, da l’impressione di vedere solo negatività nella società, eppure la Chiesa è presente anche in quel ambiente e agisce contrastando le tenebre di questo mondo, anche se a volte sembra che non ci sia, ma se dovesse sparire da un giorno all’altro si sentirebbe la differenza. Gesù disse che i credenti sono nel mondo, ma non sono del mondo (Giovanni 15,19), appartengono a Lui e sono a chiamati a essere dei luminari nelle nazioni.

RIASSUMENDO:

Gli obbiettivi della Chiesa nella società è:

  • Operare con amore e giustizia verso il prossimo dando una buona testimonianza al mondo. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli (Matteo 5-16).
  • Essere una luce in questo mondo tenebroso evitando che il male abbia il completo dominio.

LE 7 OPERE DI MISERICORDIA CORPORALI E SPIRITUALI:

Che cosa significa concretamente agire con amore e giustizia? La Chiesa Cattolica ha raccolto in maniera schematica 7 opere corporali per alleviare le sofferenze fisiche dei più deboli restituendoli la dignità. Altre 7 opere spirituali per alleviare le sofferenze morali e preservare se stessi dal peccato di questo mondo. Questo decalogo è direttamente ispirato dai principi evangelici e mettendolo in pratica, sempre quando se ne ha l’occasione è un modo per essere il sale della terra e luce del mondo.

LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE

  1. Dar da mangiare agli affamati
  2. Dar da bere agli assetati
  3. Vestire gli ignudi
  4. Alloggiare i pellegrini
  5. Visitare gli infermi
  6. Visitare i carcerati
  7.  Seppellire i morti

LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE

  1. Consigliare i dubbiosi
  2. Insegnare agli ignoranti
  3. Ammonire i peccatori 
  4. Consolare gli afflitti
  5. Perdonare le offese 
  6. Sopportare pazientemente le persone moleste
  7. Pregare Dio per la conversione di peccatori

REAZIONE DEL MONDO ALLA CHIESA

Se la Chiesa effettivamente svolge il ruolo che abbiamo illustrato precedentemente avvengono due fenomeni: Come prima cosa la Chiesa si mantiene viva, anzi tende anche a crescere grazie alla buona testimonianza, ma dall’altra parte avviene un contraccolpo: La parta della società ostile ai principi del vangelo inizia a farsi sentire. Nei paesi mediorientali, come in altri regimi autocratici si parla di persecuzioni. I cristiani più cercheranno di essere il sale della terra e più subiranno persecuzioni. Una domanda sorge spontanea, perché Dio permette che i cristiani subiscano persecuzioni e in certi contesti anche che vengano martirizzati? Il Signore non dovrebbe forse proteggere i credenti? Gesù lo disse che subiremo persecuzioni, ma di farci coraggio perché Lui ha vinto il mondo (Giovanni 16,33). Perché allora permette che i cristiani vengano perseguitati? Se facciamo un’analisi vedremo che paradossalmente il cristianesimo avanza nelle zone dove i cristiani sono maggiormente perseguitati. Questo perché se un cristiano subisce le persecuzioni ed esso reagisce nel modo giusto, questo semina un seme di conversione nel cuore delle persone. Questo lo si può vedere ad esempio in Cina, dove le violenze contro i cristiani sono tante, ma c’è una continua crescita della chiesa in quella nazione, oppure anche in alcuni paesi musulmani sta avvenendo lo stesso. Quando un regime odia i cristiani e cerca di eliminarli con la violenza, ottiene invece l’effetto opposto, quello di una maggiore diffusione della fede. Da anni in questi paesi avvengono conversioni al cristianesimo con costante ritmo anche se per ovvi motivi non ci possono essere delle statistiche ufficiali, le conversioni dal punto di vista legale sono clandestine. L’esempio storico più famoso è l’impero romano che ha fatto di tutto per estirpare il cristianesimo, ma ha dovuto in seguito dichiararlo come religione di stato ai tempi dell’imperatore Costantino. Nei paesi occidentali non esiste la persecuzione come in altre parti del mondo, ma c’è lo stesso un popolo anticlericale che è ostile al vangelo. Non è gradita la presenza della Chiesa nella società perché non riescono a plasmarla come vorrebbero. Un esempio è la legge 194 sull’aborto. Si tratta di una vittoria per la parte di secolarista del paese, ma non è nemmeno una vittoria completa come avrebbero voluto. Perché la legge prevede anche i medici obbiettori di coscienza. Quindi se un medico ritiene l’aborto una pratica abominevole, non è costretto a farlo. Questo è un esempio di come la Chiesa può preservare il mondo dal dominio completo del demonio. Questo ha fatto sorgere polemiche: Alcuni dicono: <<È possibile che se voglio fare un aborto, lo devo fare clandestinamente e non c’è lo stato che mi appoggia?  È tutta colpa dell’influenza della chiesa e la sua obbiezione di coscienza >>. Come dire che voglio uccidere una creatura innocente e ci sono i “cattivi” cristiani che mi ostacolo. È così dicono che la chiesa non dovrebbe influenzare la società perché deve essere totalmente laica, ma stare solo per conto loro, e non sentire parlare di ciò che ha insegna la Bibbia.. Questo però è quello che vuole proprio satana, che la chiesa smetta di essere il sale della terra, ma che si limiti solamente a organizzare celebrazioni tra di loro. I cristiani però non devono ascoltare queste cose, ma andare avanti a vivere come veri credenti. Questo però non significa che l’obbiettivo dei cristiani è imporre una rigida teocrazia a tutti; il regno di Dio si compirà quando Gesù tornerà sulla terra, ma lo scopo è quello di predicare i principi fondamentali del Vangelo al mondo e il suo piano della salvezza. Gli atei lamentano spesso che fin quando ci saranno influenze cristiane, la società non sarà del tutto laica. Ma quello che in realtà vogliono non è una società laica, ma una società atea. Queste persone ci saranno sempre, anche se tutti i credenti darebbero il meglio per Dio e per il prossimo, Infatti, per quanto i credenti possano dare una buona testimonianza non è detto che le persone attorno a noi si convertano tutte, ci sarà sempre qualcuno che accetterà Gesù nel suo cuore e qualcuno che lo rifiuterà. Cristo, nonostante la sua perfezione spirituale e i miracoli che compiva non convertiva tutte le persone che gli stavano attorno a causa della loro superbia e ottusità. Alcuni di loro hanno contribuito nell’arrestarlo e metterlo a morte. Questo può essere il risultato di essere il sale della terra. Ma chi invece ha accolto o accoglierà Gesù nella sua vita sarà dato il potere di diventare figli di Dio (Giovanni 1,12).

SE LA CHIESA PERDE IL SUO RUOLO NELLA SOCIETÀ

Non sempre però i credenti riescono a dare una buona testimonianza, ed essere quindi il sale della terra. Gesù disse che se il sale perde il sapore,  con che cosa si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente ( Matteo 5,13). Quando in una nazione diminuiscono il numero di credenti è a motivo della mancanza di fede e devozione che permette di essere sale della terra. Se si entra in una chiesa cattolica si vede spesso una fede arida, priva di entusiasmo e di gioia di essere figli di Dio. Ci sono anche altre realtà dove la fede è molto viva e si sente un grande fervore per le cose di Dio, e questo il sale della terra che vorrebbe il Signore; un fervore che porta molto frutto. Gli atei e credenti superficiali non si convertiranno mai se i credenti non saranno il sale della terra. Come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui nel quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? (Romani 10,14-15). Come sta scritto: Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene! (Isaia 52,7).