IL BATTESIMO DI GESÚ

Dopo un periodo di vita nascosta a Nazareth, con il battesimo inizia una nuova fase della vita di Gesù: una vita pubblica, che conduce direttamente al centro dell’evento pasquale. In Atti 1,22 e 10,37-38 si vede chiaramente che nella comunità primitiva il battesimo di Gesù è considerato il punto di partenza della sua vita pubblica. Ciò che successe dopo il battesimo, gli evangelisti lo presentano come una scena di rivelazione. Marco lo descrive nel seguente modo:

In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto” (Mc 1,9-11).

I brani evangelici che descrivono il battesimo di Gesù identificano 3 fasi del battesimo:

  1. APERTURA DAL CIELO
  • DISCESA DLLO SPIRITO
  • VOCE DAL CIELO
  1. APERTURA DAL CIELO

Il cielo sta ad indicare sia il luogo della presenza divina, sia la realtà divina stessa; parlare di cielo significa parlare di Dio. In questo caso il battesimo di Gesù è opera divina e frutto di iniziativa divina. Nell’Antico Testamento si parla più volte dell’apertura o chiusura dei cieli. Quando un grande profeta riceve la chiamata per iniziare il suo ministero troviamo “l’apertura dei cieli” vediamo 2 esempi:

Il cinque del quarto mese dell’anno trentesimo, mentre mi trovavo fra i deportati sulle rive del canale Chebar, i cieli si aprirono ed ebbi visioni divine (Ezechiele 1,1).

Guarda dal cielo e osserva dalla tua dimora santa e gloriosa… Se tu squarciassi i cieli e scendessi ! Davanti a te sussulterebbero i monti (Isaia 63,15.19).

Anche nel battesimo di Gesù non poteva mancare l’apertura del cielo che sta a significare l’inizio dell’attività pubblica di Gesù. È l’esperienza della presenza e dell’intervento di Dio. Gesù appare come un nuovo Mosè che porta a compimento le aspirazioni e le speranze dell’Antico Testamento.

Nell’Antico Testamento, quando lo Spirito scendeva su una persona (o ne prendeva possesso), lo faceva per comunicarle la forza divina, affinché potesse compiere la missione liberatrice a favore del popolo di Dio. Ad esempio il giudice Gedeone (Gdc 6,34), il re Saul (1Sam 10,6), il profeta Eliseo (2Re 2,9). Si sapeva che il Messia avrebbe ricevuto più di tutti gli altri la pienezza dello Spirito di Dio. Nel libro di Isaia ciò viene affermato più volte:

  • Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore (Is 11,2)
  • Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio Spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni (Is 42,1)
  • Lo spirito del Signore Dio è su di me perché mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione ai prigionieri (Is 61,1).

Scendendo su Gesù, lo Spirito lo rivela come pieno del potere di Dio (At 10,38), come il Messia, annunciato dai profeti, che inizia la sua missione liberatrice.

  • VOCE DAL CIELO

Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto (Lc 3,22): così parlò la voce del cielo. Queste parole dicono chiaramente che Gesù non è solo un semplice profeta, ma bensì il Figlio di Dio.  Agli occhi degli apostoli e dei primi cristiani, questo ricorda dei passaggi dell’Antico Testamento, molto importanti e che chiariscono il mistero di Gesù, andiamo per ordine:

In 2Samele 7,14 troviamo la profezia di Natan quando Dio promise a Davide un regno senza fine per un suo discendente

Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio.

In questa parte sottolineata troviamo una metafora si indica la strettissima relazione che si costituisce tra Dio e il re al momento dell’ascesa al trono. Troviamo per la prima volta che questo sovrano che regnerà per sempre sarà il figlio di Dio, si sta parlando proprio del Messia Gesù.

L’espressione: “Figlio di Dio” la troviamo anche nel Salmo 2. In questo salmo regale si esprime la certezza che il Signore sosterrà sempre il suo consacrato, nonostante i mutamenti e le alterne vicende della storia. Tutto ciò in Israele si rendeva visibile nella dinastia davidica, depositaria delle promesse e delle benedizioni messianiche.

Io stesso ho stabilito il mio sovrano sul Sion, mia santa montagna”. Voglio annunciare il decreto del Signore. Egli mi ha detto: “Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. (Salmo 2,6-7)

Dopo la resurrezione gli apostoli scoprirono che queste parole si applicavano molto bene a Gesù: At 13,33 e Eb 1,5.

Gesù in Matteo 22,41-45 sfida i farisei con una domanda. Cita il salmo 110,1 che si ricollega al salmo 2

Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici sotto i tuoi piedi (Salmo110,1)

Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?”. Nessuno era in grado di rispondergli e, da quel giorno, nessuno osò più interrogarlo. (Matteo 22,45-46)

Secondo la cultura ebraica un padre non chiamava mai “Signore” un figlio, ma in questo caso il messia è discendente di Davide (vedi 1,19,27); ma Gesù è anche superiore a Davide: che è il suo Signore. I farisei sono in difficoltà perché non credono che il Messia sarebbe stato il figlio di Dio.

SIGNIFICATO DEL BATTESIMO DI GESÚ

Riassumiamo tutto quanto nei seguenti punti:

  • Gesù con il battesimo si manifesta come il Messia atteso.
  • Gesù, con il suo battesimo, dà inizio ad una tappa speciale nella storia della salvezza.
  • Gesù-Messia ha la pienezza dello Spirito di Dio perché è proprio il Figlio di Dio
  • Gesù è inviato da Dio, sarà un Messia con le caratteristiche del Servo di Dio, solidale con i peccatori. Viene mediata l’idea della sottomissione: il servo non agisce in nome proprio, ma in nome di Colui che lo ha mandato. Il figlio dell’uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire… ( Mc 10,45)

Vengono presentate 3 idee:

  • la dignità regale di Gesù   ( Sal 2,7)
  • La natura di figlio di Dio, unico e diletto (Gen 22,2)
  • La missione che deve compiere per Dio e per l’umanità (Is 42,1)

L’episodio del battesimo già contiene in germe l’annuncio della passione di Gesù (Lc 12,50) e della sua resurrezione (Eb 1,13). È il riassunto di tutto il vangelo, della buona notizia della nostra salvezza. È anche una scena dove viene presentata la trinità nella sua interezza, Gesù che viene battezzato, lo Spirito Santo che scende su di lui per rivestirlo di potenza e la voce di Dio che presenta Gesù come Messia. La Santa trinità da inizio alla missione di Cristo che sarà una svolta per la storia della salvezza dell’umanità.

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